CUMINO POLVERE

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CUMINO FRUTTI POLVERE

NOME BOTANICO: CUMINUM CYMINUM L.

ALTRI NOMI: CUMINUM ODORUM SALISBURY, LIGUSTRUM CUMINUM (sic) , CUMINUM SATIVUM (sic)

CUMINO ROMANO 

DENOMINAZIONE INCI: CUMINUM CYMINUM FRUIT 

FAMIGLIA: UMBELLIFERAE (APIACEAE)

PARTI USATE: FRUTTO, commercialmente definito seme. 

DESCRIZIONE: il frutto deriva da una pianticella annua bienne a radice gracile fibrosa biancastra, stelo eretto striato alto cm. 25 – 40; foglie alterne 2 – 3 pennato-sezionate a segmenti filamentosi lunghi. Fiorellini di 5 petali bianchi debolmente rosei in ombrelle di 3 – 5 raggi terminale d’estate; frutto a due acheni ellittici costati lunghi mm. 6 – 7 giallo/bruni, in commercio quasi sempre attaccati.

POLVERE: fine di colore verde giallastro, pesante tendente a compattarsi per l’elevato contenuto di olio essenziale. Granulometria compresa tra i 500 ed i 1000 micron.

PROVENIENZA: MEDIO-ORIENTE (SIRIA – TURCHIA)

NATURA DELLA PIANTA: coltivata. Cresce in campi erbosi insulari del Mediterraneo in terreni sabbiosi, calcarei piuttosto aridi.

EPOCA DI RACCOLTA: a completa maturazione del frutto, circa tra luglio e settembre a seconda della zona di coltivazione

COMPONENTI PRINCIPALI: * cuminolo olio volatile 2,5 – 4% contenente aldeide cuminica 25 – 35%, pinene,cimene, fellandrene terpineolo.

Inoltre resina, tannino, grasso, aleurone.

INDICAZIONI: Funzione digestiva. Regolare motilità gastrointestinale ed  eliminazione dei gas. Contrasto dei disturbi del ciclo mestruale.

(estratte da note bibliografiche): stimolante, stomachico digestivo carminativo, sudorifero, diuretico, antispasmodico,aromatizzante, emmenagogo profumante, stimolante, diaforetico, galattagogo. I frutti maturi masticati combattono l’alitosi.

PREPARAZIONE: Uso interno: polvere mezzo grammo da 2 a 3 volte al giorno; infuso 2 – 3%, riposo 10 minuti e passare al panno, 2 o 3 tazzette nelle 24 ore, reputato per digerire, espellere i gas intestinali e favorire la secrezione del latte; estratto fluido mezzo grammo nelle 24 ore; tintura 1 : 5, g. 1 per ognuna delle 2 assunzioni giornaliere, essenza gocce I –II su zolletta di zucchero, od in un cucchiaino di zucchero in polvere. Uso esterno: poltiglia dei semi con pari peso d’acqua, cataplasma per i gonfiori delle mammelle e dei testicoli.

AVVERTENZE: la letteratura non segnala effetti secondari e tossici alle dosi terapeutiche, a meno che non vi sia una particolare sensibilità individuale, l’olio essenziale, per posologia elevata, può essere convulsivante.

VARIE: semi di fragranza simile a quella del finocchio, correttivi del sapore in farmacia, aromatizzanti di formaggi, carni in conserva e salsicce, salse e sottaceti, condimenti di cibi, vivande, insalate e nell’industria dei liquori, pasticceria e confetteria; per l’estrazione dell’essenza dalla distillazione, adoperata in liquoreria e profumeria e per occultare cattivi odori. Semi ricercati dai pescatori per pastura e per attrarre i pennuti, spezia antica, da parlarne nella Bibbia, molto richiesta nel Medioevo. 

Miscela “Quattro semi” caldi: Carvi, Comino, Coriandolo e finocchio in parti uguali, infuso 3&, stomachico eccitante. In veterinaria: semi ed essenza.

BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE: ERBORISTERIA ITALIANA Luigi Pomini edizione: Vitalità. CODEX VEGETABILIS - Gianni

Proserpio edizione: Studio Edizioni. DIZIONARIO DI FITOTERAPIA E PIANTE MEDICINALI - Enrica Campanini -

Tecniche Nuove; BIOLOGIA FARMACEUTICA – Biologia vegetale, Botanica farmaceutica, Fitochimica – Bruni, Poli, Rossi, Sacchetti

Confezione da 100 grammi

Da consumarsi preferibilmente entro: 03/26

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