SALICE CORTECCIA
SALICE CORTECCIA
NOME BOTANICO: SALIX ALBA L.
La droga può essere costituita indifferentemente da entrambe le specie o da specie analoghe come SALIX FRAGILIS
ALTRI NOMI: Salis Purpurea: SALICE ROSSO, BRILLO (più ricco in glucosidi).
Salix Alba: SALCIO, VINCO, SALICE BIANCO, SALICE DA PERTICHE, SALICONE, SALICASTRO, SALCIO DA PALI, SALCIO DA FORCHE, SALCIO LOMBARDO, SALCIO ARBOREO, SALICE DA SALICINA.
DENOMINAZIONE INCI: 1) SALIX PURPUREA BARK 2) SALIX ALBA BARK
FAMIGLIA: SALICACEAE
PARTI USATE: CORTECCIA di rami giovani e robusti di 2-3 anni.
DESCRIZIONE: la droga si presenta a cubetti irregolari di 1 cm., grossi max cm. 0,5 di color grigio rossastro a rossiccio o grigio bruno, se in quest’ultimo caso si tratta del Salix Alba, con fini striature longitudinali anche più chiare. I pezzi di corteccia sono arrotolati a tubo con superficie esterna liscia, lucente e con frattura molto fibrosa perché corrisponde alla corteccia secondaria o “libro”. Quasi nulla è la presenza dello strato esterno: sughero e scorza vera e propria color grigiastro (corteccia primaria); con una buona lente di ingrandimento si può vedere un finissimo reticolo (strati del libro e raggi midollari).
ODORE: ha un leggero aroma molto gradevole non ben definito (a tratti ricorda la menta talcata). SAPORE: allappante, amaro.
POLVERE: soffice, ma granulare. Granulometria compresa fra 500 e 1000 micron; color cacao, nel caso del Salix purpurea, con tracce di fibre più chiare.
PROVENIENZA: Salix Purpurea – EUROPA MERIDIONALE (ITALIA)
Salix Alba – EUROPA ORIENTALE (POLONIA, ALBANIA)
NATURA DELLA PIANTA: spontanea
EPOCA DI RACCOLTA: ottobre-novembre o preferibilmente all’inizio della primavera (marzoaprile)
COMPONENTI PRINCIPALI: * Glicosidi fenolici (derivati salicilici) di cui salicine comprese fra 1,5-11% (e mediamente 6- 8,5% nel salix purpurea), salicortina, tremulacina, populina, fragilina ecc. (i glicosidi salicilici per idrolisi si trasformano in salicine e per azione della flora batterica intestinale vengono scisse in saligenina e glicosio e assorbite epaticamente molto lentamente). Aldeidi ed acidi aromatici: salidroside, vanillina, aldeide siringica, siringina, acido salicilico, acido vanillico, acido siringico; flavonoidi: isoquercitrina, naringina ed il calcone isosalipurposide; tannini: 8-20%; resine.
INDICAZIONI: (estratte da note bibliografiche): analgesica, antipiretica, antiflogistica, usata nelle affezioni reumatoidi croniche, astringente nelle affezioni intestinali, nelle lievi cefalee, nell’insonnia nervosa, antisettica. Può essere opportuna l’associazione con droghe diaforetiche. Uso esterno: cicatrizzante, astringente.
PREPARAZIONE: Decotto al 2-3%: 1 tazza 3-5 volte al dì. Tintura al 20%: 1 cucchiaino 3 volte al dì. Polvere: 3-4 g al dì.
Tinture vinose: 5:100 (vino bianco a macero per 10 gg.) un bicchierino prima dei pasti. Uso esterno: Decotto al 5% per pediluvi antireumatici.
EFFETTI COLLATERALI: in caso di ipersensibilità accertata ai salicilati con eruzioni cutanee. Leggeri disturbi gastrici per la presenza di tannini. Alle dosi normalmente consigliate sono improbabili gli effetti anticoagulanti di tutti i salicilati.
BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE: PIANTE OFFICINALI PER INFUSI E TISANE - Edizione Italiana del manuale Teedrogen di Max Wichtl a cura di Roberto Della Loggia.
AVVERTENZA SUPPLEMENTARE
Se si stanno assumendo farmaci antiaggreganti o anticoagulanti si consiglia di sentire il parere del medico. Si sconsiglia l'uso per bambini e adolescenti
L'apporto giornaliero di salicina, non deve superare i 96 mg.
Confezione da 100 gr
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