BERBERIS CORTECCIA (Crespino)

4,00 €
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CRESPINO CORTECCIA DEI RAMI 

NOME BOTANICO: BERBERIS VULGARIS L.

ALTRI NOMI: BERBERI, BERBERO, SPINOSANTO, SPINA CHRISTI, SPINA ACIDA, SPINA VINET, UVA SPINETA, UA DE LA MADONNA, UVETA ROSSA, SPIN DI CROS, SPINU, SPINA BARBARA.

DENOMINAZIONE INCI: BERBERIS VULGARIS BARK

FAMIGLIA: BERBERIDACEAE

PARTI USATE: CORTECCIA DEI RAMI E/O DELLA RADICE

DESCRIZIONE: la droga è costituita da frammenti della corteccia dei rami e della radice, di diversa grandezza, di colore giallo – marroncino. La corteccia è grossa da un millimetro ad un millimetro e mezzo. La corteccia della radice è di color grigio – rossiccio all’esterno, quasi liscia, con screpolature fini e piuttosto rade; quella dei rami è grigio cenere tendente al giallognolo, fittamente solcata. La superficie interna e la superficie di sezione sono gialle in entrambe. I raggi midollari, un po’ più scuri, si allargano alla periferia e vengono a formare tanti piccoli archi, quasi un “porticato”. 

ODORE: inodore SAPORE: amaro.

POLVERE: Uniforme di colore giallo, uniforme 

PROVENIENZA: ASIA MERIDIONALE (INDIA-PAKISTAN)

NATURA DELLA PIANTA: coltivata

EPOCA DI RACCOLTA: settembre – ottobre (quando è possibile distaccare la corteccia della porzione del corpo legnoso con una certa facilità) 

COMPONENTI PRINCIPALI: * alcaloidi isochinolinici: berberina amara 1,3%, ossia cantina, berbamina, berberirubina, palmatina. Resina, tannino, amido, gomma, pectina, mucillagine, cera. Olio essenziale.

INDICAZIONI: (estratte da note bibliografiche): amarotonica, ipotensiva, coleretica, antispasmodica. Dato che la berberina del Berberis vulgaris L. è analoga a quella dell’Hydrastis c., può essere impiegata come succedaneo di questa pianta esotica in quanto dotata di analoghe proprietà vasocostrittrici ed emostatiche, utile nei casi di metrorragie, nefrolitiasi, ritenzione urinaria. Uso esterno: dalla corteccia si ottiene un pigmento giallo usato in passato per tingere lana e pelle, il legno che è di colore giallo può essere usato per fabbricare stuzzicadenti e per lavori d’intarsio e di tornio.

PREPARAZIONE: polvere gr. 1 per dose, una volta al giorno; decotto al 3-5%, 2 - 3 tazzine al giorno tra i pasti. Uso esterno: decotto al 5–8%, come gargarismi e frizioni alle gengive in caso di parodontite. 

AVVERTENZE: non assumere in caso di gravidanza o allattamento, nei bambini e anziani, in caso di disturbi cronici del tratto gastrointestinale come ulcera duodenale o gastrica, reflusso esofageo, coliti ulcerose, coliti spastiche, diverticolite, diverticolosi. Non superare le dosi consigliate e non assumere per periodi prolungati. 

BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE: LE MONOGRAFIE TEDESCHE della Commissione E - Studio Edizioni; SEGRETI E VIRTU’

DELLE PIANTE MEDICINALI – Milano; LE MALATTIE CURATE CON LE ERBE E PIANTE MEDICINALI – A. Fidi – Gorlini Editore – Milano; CODEX VEGETABILIS – G. Proserpio; ENCICLOPEDIA DELLE ERBE – Istituto Geografico De

Agostini – Novara; ERBORISTERIA ITALIANA – L. Pomini; PIANTE OFFICINALI – G. Lodi; VITA IN CAMPAGNA – 7– 8/2001; DIZIONARIO DI FITOTERAPIA E PIANTE MEDICINALI – E. Campanini

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