UVA URSINA 100 gr.
UVA URSINA OFFICINALE FOGLIE
NOME BOTANICO: ARCTOSTAPHYLOS UVA-URSI (L.) SPRENGEL– ARBUTUS UVA URSI L. – ARBUTUS OFFICINALIS WIMM. Et
GRAB – ARCTOSTAPHYLOS ADENOTRICHA (FERNALD & J.F.MACBR.) Á.LÖVE, D.LÖVE & B.M.KAPOOR - ARBUTUS PROCUMBENS SALISB. – MAIRRANIA UVA-URSI (L.) DESV. – UVA URSI PROCUMBES MOENCH.
ALTRI NOMI: UVA ORSINA, UVA DELL’ORSO, UVA SELVAGGIA, ARCTOSTAFILO DELL'ORSO
DENOMINAZIONE INCI: ARCTOSTAPHYLOS UVA-URSI LEAF
FAMIGLIA: ERICACEAE
PARTI USATE: FOGLIE
DESCRIZIONE: la droga è rappresentata dalle foglie. Le foglie sono piccole obovate, spatolate o largamente lanceolate, arrotondate alla sommità e ristrette alla base in un cortissimo picciolo ricoperto da una leggera peluria. Sono dure, coriacee, fragili e glabre (se adulte), lunghe 1.0-3.0 cm, larghe 0.5 – 1.2 cm, a margine intero, leggermente revoluto, talvolta appena cigliato, con una nervatura pennata. La pagina superiore è di un bel colore verde scuro, lucente, mentre quella inferiore è di colore verde pallido. Presentano entrambe un caratteristico aspetto zigrinato, grazie alla presenza di un fine reticolo di nervature anastomizzate. La raccolta, che si effettua d’estate, consiste nello staccare le foglie dai rami giovani e ponendole ad essiccare all’aria e al sole, rimuovendo di tanto in tanto e separando quelle che sono diventate troppo scure. Oppure si può anche tagliare i ramoscelli che si fanno poi essiccare al sole ed infine vanno sbattuti per staccarne le foglie. Ad essicazione completa, la foglia si spezza facilmente con margini ben netti.
ODORE: nullo. SAPORE: astringente ed amaro.
POLVERE: di colore verde scuro con granulometria compresa fra 150 e 1000 micron.
PROVENIENZA: EUROPA
NATURA DELLA PIANTA: spontanea
EPOCA DI RACCOLTA: da Luglio ad Agosto, subito dopo la fioritura
COMPONENTI PRINCIPALI: * glicosidi fenolici (6-18%), soprattutto arbutina con piccole quantità del glicoside metilarbutina e piceoside, agliconi in forma libera come idrochinone e metil idrochinone. Tannini polifenolici (6-20%), soprattutto gallotannini, catechine, esteri galloilarbutinici e antocianidine. Acidi fenolici (0.25%) in forma libera, principalmente acido gallico, acido ellagico, acido p-cumarico e acido siringico. I flavonoidi (1.3% iperoside). Triterpeni (0.8%) principalmente acido ursolico e uvaolo. Glicosidi iridoidi, monotropeina e asperuloside; resine (ursone). Tracce di oli volatili e cere.
INDICAZIONI: (estratte da note bibliografiche): ha azione antisettica a livello urinario nelle cistiti, uretriti, pieliti e litiasi renale. L’Uva ursina officinale deve la sua azione all’idrolisi dell’arburtina, con immediata liberazione di idrochinone, considerata come un antibiotico del tratto genito urinario (ma solo se assunta a certi dosaggi e se l’urina è alcalina). Sembra che l’arbutina sia efficace contro Candida albicans e Staphylococcus aureus, Streptococcus, Klebsiella, Pseudomonas aeruginosa e soprattutto contro Escherichia Coli. Pare che questa pianta presenti anche proprietà diuretica, ma questa proprietà è poco riconosciuta da alcuni autori. Sembra anche che l’Uva ursina presenti proprietà antinfiammatoria verso alcuni agenti irritanti. Risulta invece ottima l’azione nell’ipertrofia prostatica a componente infiammatoria ed infettiva.
La tradizione popolare italiana attribuisce a questa droga anche un’azione benefica sui catarri della cistifellea.
PREPARAZIONI: Infuso: 3 g di foglie per 150 ml di acqua bollente: assumere fino a 4 volte al giorno. Decotto: porre 2 g di foglie in 150 ml di acqua fredda e lasciare bollire per 15 minuti; filtrare e bere 3-4 tazza al giorno. Polvere: da 5 a 10 g al giorno. Il macerato a freddo (6-12 ore) contiene, a parità di contenuto di arbutina, quantità minori di tannini; Un cucchiaino di tè corrisponde a circa 2.5 g.
CONTROINDICAZIONI: a causa dell’elevato contenuto di tannini della droga, la tisana risulta amara ed allappante e può causare nausea e vomito in pazienti con mucose gastriche ipersensibili.
AVVERTENZE: non assumere in caso di gravidanza e allattamento: è stata infatti evidenziata una possibile azione sulla muscolatura uterina e non ci sono studi sufficienti che confermino o meno il passaggio di arbutina – idrochinone nel latte materno. Non usare preparazioni a base di Uva ursina officinale nei bambini al di sotto dei 12 anni. Alle dosi consigliate è una pianta sicura, infatti questa pianta va impiegata solo in caso di necessità e per brevi periodi. Da evitare inoltre di assumere in concomitanza sostanze o cibi che acidificano le urine (perdita delle proprietà antibatteriche).
VARIE: per l’attività della droga va favorita l’alcalinizzazione dell’urina con l’apporto ulteriore di vegetali o l’assunzione di Bicarbonato di Sodio. Il nome “Uva ursina” deriva dal fatto che il suo frutto un tempo costituiva il cibo prediletto per gli orsi.
BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE: CODEX VEGETABILIS – G. Proserpio; PROFESSIONE ERBORISTA – Rubrica di informazione tecnico – scientifica a cura di Angelo Di Muzio; ERBORISTERIA OMANI – Settembre 1987 – pag.35, LE MONOGRAFIE TEDESCHE – Studio Edizioni; VITA IN CAMPAGNA – Marzo 2003 pag. 69; PIANTE OFFICINALE PER INFUSI E TISANE – OEMF Milano; DIZIONARIO DI FITOTERAPIA E PIANTE MEDICINALI – E.Campanini – Tecniche Nuove.
Da consumarsi preferibilmente entro:
La sinergia di due o più piante è sempre più efficace di una pianta singola. Chiedi consiglio all'erborista sull'abbinamento in base alle tue esigenze.
€ 4,30/100 gr.
PAGAMENTI SICURI
SPEDIZIONE GRATUITA A PARTIRE DA 75,00 EURO O IN CASO DI RITIRO IN UNA DELLE NOSTRE SEDI
TRADIZIONE, PROFESSIONALITÀ E QUALITÀ DAL 1946
Potrebbe anche piacerti