TORMENTILLA

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TORMENTILLA RIZOMA

NOME BOTANICO: POTENTILLA ERECTA (L.) RAEUSCH. – POTENTILLA SYLVESTRIS NECKER – TORMENTILLA ERECTA L. – POTENTILLA TORMENTILLA STOKES– FRAGARIA TORMENTILLA CRANTZ – TORMENTILLA OFFICINALIS NECK. – TORMENTILLA TUBEROSA RENAUT – TORMENTILLA TETRAPETALA HALLER

ALTRI NOMI: POTENS (POTENTE), POTENTILLA TORMENTILLA – ERBA BISCIA – TORMENTINA. 

DENOMINAZIONE INCI: POTENTILLA ERECTA RHIZOME 

FAMIGLIA: ROSACEAE

PARTI USATE: RIZOMA

DESCRIZIONE: la droga si presenta a cubetti molto coriacei di circa cm. 1, provvisti di gibbosità irregolari bitorzolute, priva di radichette con frattura irregolare. La corteccia è sottile, il legno è composto da 4-8 fasci che nei rizomi giovani sono disposti a cerchio mentre nei vecchi formano tanti cunei. Il colore è marrone-rosso-brunito, ma non è uniforme perché parzialmente coperto da un sughero bruno quasi nero, presenta cicatrici biancastre di radici, che nei singoli pezzi perforati, ne sono riconoscibili i fasci conduttori di color chiaro; diventa tanto più scuro quanto la droga è vecchia.

ODORE: molto debole. SAPORE: molto astringente.

POLVERE: granulometria compresa fra 200 e 500 micron, soffice al tatto, leggermente sabbiosa, color cannella.

PROVENIENZA: EUROPA 

NATURA DELLA PIANTA: spontanea 

EPOCA DI RACCOLTA: primavera ed autunno.

COMPONENTI PRINCIPALI: * Tannini catechici (17-22%) che durante la conservazione si trasformano lentamente in flobafeni insolubili (rosso di tormentilla) una parte di questi tannini è idrolizzabile; ellagitannini 6,2% (acido gallico, ellagico, gallocatechine); altri componenti: pseudosaponina tormentoside il cui aglicone triterpenico è acido tormentillico; acido chinovico, acido caffeico, p-cumarico e sinapico; tracce di olio essenziale; triterpeni: tormentoside, tormentillina; flavonoidi: quercitina, campferolo, cianidina, resine, gomme. Reazione all’amido è presente.

INDICAZIONI: (estratte da note bibliografiche): astringente nelle enterocoliti, antinfiammatorio delle mucose del cavo orofaringeo, antiemorragico a livello renale, uterino e nelle epitassi, antiallergico, antipertensivo. Uso esterno: cicatrizzante, batteriostatico, antivirale, indicato per contrastare l’herpes zoster, gengiviti, stomatiti, nelle contusioni, ecchimosi, foruncolosi. Utilizzato anche in veterinaria come antidiarroico o nell’ematuria dei bovini, equini e suini in decotto al 8-10% 1-2 litri al giorno.

PREPARAZIONE: infuso (2 parti in 150 di acqua) 3 tazze al dì. Decotto: g 3 in acqua fredda con breve ebollizione ed infusione o macerazione a freddo con breve bollitura. Polvere: g 0,5-1 per dose in acqua zuccherata o miele. Tintura (1:5) g 1 per due o tre volte nelle 24 ore. Uso esterno: decotto 5-10%. Tintura in spennellature.

AVVERTENZE: disturbi gastrici in pazienti ipersensibili per l’elevata presenza di tannini; incompatibile con metalli pesanti, alcaloidi e mucillagini.

VARIE: succedaneo delle radici di ratania; usato come colorante rosso.

BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE: LE MONOGRAFIE TEDESCHE della Commissione E. Studio Edizioni.

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