ARTIGLIO DEL DIAVOLO 100 gr.

6,00 €
Tasse incluse

ARTIGLIO DEL DIAVOLO RADICE

NOME BOTANICO: HARPAGOPHYTUM PROCUMBENS DC. (B. De Candoll)

ALTRI NOMI: ARPAGOFITO, ARPAGO, ARTIGLIO DEL DIAVOLO, RADICE DI WINDHOEK, RAMPINO,

UNCINO, RADICE DEL DIAVOLO, PIANTA AMARA DI NAMIBIA

DENOMINAZIONE INCI: HARPAGOPHYTUM PROCUMBENS ROOT 

FAMIGLIA: PEDALIACEAE 

PARTI USATE: TUBERI DELLE RADICI SECONDARIE (laterali) e RADICI TUBEROSE SECONDARIE

DESCRIZIONE: la droga intera è costituita da radici secondarie dotate di protuberanze cilindriche, tuberose e fusiformi (aventi funzioni di riserva per la pianta intera) che possono raggiungere la lunghezza di circa 20 cm. e la larghezza di 6 cm. Fresche contengono quasi il 90% di acqua. Per evitare deterioramenti e difficoltà di lavorazione, viene tagliata ed essiccata sul posto di raccolta e viene commercializzata già in rondelle del diametro di circa cm. 2,5 - 5 e dello spessore di qualche millimetro, sono caratterizzate da strutture radiali, concentriche e per l’utilizzazione in tisana vengono poi ulteriormente tagliate a circa 6-7 mm. Uno strato sottile di sughero ricopre il parenchima corticale con colorazione da ruggine-chiaro a brunito, leggermente più chiara la parte interna. La droga si presenta molto coriacea, la superficie di frattura è cornea. È priva di amido. ODORE: debole, dolciastro. SAPORE: astringente, fortemente amaro.

POLVERE: granulometria compresa fra 150 e 1000 micron. Caratteristica importante è che tende una volta macinata a ricompattarsi rapidamente per la presenza di una gomma-resina; si presenta di color nocciola, molto chiaro.

PROVENIENZA: SUD AFRICA (NAMIBI - DESERTO DEL KALAHARI - Sud-ovest Africano)

NATURA DELLA PIANTA: spontanea

EPOCA DI RACCOLTA: terminata la stagione delle piogge vengono asportate con una certa laboriosità perché si disperdono nel raggio di 1-1,5 m. attorno alla pianta che è perenne.

COMPONENTI PRINCIPALI: * Glucosidi monoterpenici amari, di struttura iridoide del tipo aucuboside non meno del 1,8%: arpagoside (non meno dell’ 80% sul totale ), procumbide con potere amaricante; acidi fenilcarbonilici: acido cinnamico libero, acido clorogenico, acido caffeico; carboidrati: stachioso, fruttosio, glucosio, sucrosio, raffinosio; flavonoidi: kaempferolo, kaempfecina, fisetina, luteolina; acidi triterpenici pentaciclici: acido oleanolico, acido ursolico e loro esteri; glucosidi sterolici: betasitosteroli; chinone e arpagochinone; acidi grassi; aminoacidi; N-alcani; cere; gommoresine; olio essenziale

0,03%. CENERI TOTALI: inferiori al 12%.

INDICAZIONI: (estratte da note bibliografiche): analgesico, antiflogistico, spasmolitico, ed in generale utilizzato nel trattamento di sostegno delle patologie degenerative dell’apparato osteoartromuscolare (nella medicina popolare veniva usato, come analgesico, nei dolori durante il parto), coleretico, stomachico, tonico-amaro; consigliato nelle emicranie, nefropatie, epatopatie; antiurico, ipoglicemizzante, anticolesterolemico, eupeptico, lassativo, febbrifugo, diuretico, antilitisiaco, decongestionante nei casi di ipertrofia prostatica. Uso esterno: utilizzato nel trattamento delle ulcere, ferite cutanee, formicolii, eczemi.

PREPARAZIONE: Infuso: g 4-5 in 300 ml di acqua, bollire per 3 minuti più 8 ore di macerazione, filtrare; consigliate 3 tazzine al dì, prima dei pasti da tre settimane a tre mesi; nei casi di inappetenza: 1,5 g. Polvere: g 3. Estratto secco nebulizzato, titolato in capsule. 

CONTROINDICAZIONI: nei casi di ulcera gastrica, duodenale; in presenza di colelitiasi, utilizzare previa consultazione medica.

AVVERTENZE: può, a volte, provocare diarrea diffusa con irritazione al colon (in questi casi è sufficiente interrompere). L’azione lassativa può comparire nei primi giorni di assunzione.

BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE: M.Van Haclen. L’Harpagophytum Procumbens.

€ 6,00/100 gr.

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