CARCIOFO foglie 100 gr.
CARCIOFO FOGLIE
CYNARA SCOLYMUS L.
ALTRI NOMI: ARTICIOCCO, CARCIOFOLO, MAZZA FERRATA
FAMIGLIA: ASTERACEAE (COMPOSITAE)
PARTI USATE: FOGLIE BASALI (preferibilmente adulte)
DESCRIZIONE: la pianta è perenne, robusta, raggiunge 1,5 metri di altezza, con fusti angolosi e grandi foglie lobate (provviste di spine); la parte commestibile è il ricettacolo del capolino, di grossa taglia (cm. 10-15) con le brattee dell’involucro raccolto prima della fioritura, commercializzata come verdura fresca. La droga consiste nelle foglie caulinari, lunghe 30-60cm., larghe 5-8 cm, pennatopartite, verdi-grigiastre, percorse da una nervatura centrale assai sporgente (con i segmenti dentati quando esse provengono dalla base del fusto). Alla sommità del caule sono piccole, pennatifide, lobate o quasi intere. La faccia superiore del lembo fogliare è verde, quasi glabra quando la foglia è completamente sviluppata, quella inferiore è verde-bianco per la presenza di peli lunghi fittissimi, pluricellulari uni seriati.
ODORE: intensamente amaricante se stropicciate
SAPORE: amarissimo, con retrogusto dolciastro.
POLVERE: granulometria compresa fra 500 e 1000 micron. Abbastanza soffice di color verde-grigio.
PROVENIENZA: ITALIA
NATURA DELLA PIANTA: coltivata (da colture per la esclusiva produzione delle foglie). La piantava rinnovata ogni 3-4 anni.
EPOCA DI RACCOLTA: 2 sfalci all’anno: il primo in primavera, a marzo; il secondo in estate, a giugno all’epoca della fioritura, quando le foglie basali iniziano a seccarsi e dopoil taglio dei capolini fioriferi ancora chiusi “i carciofi”
COMPONENTI PRINCIPALI: * Derivati ortodifenolici dell’acido caffeilchinico circa 0,8-1,4%, mono e dicaffeilchinici: tra i primi troviamo acido clorogenico, neoclorogenico, criptoclorogenico, acido chinico, tra i secondi cinarina che non esiste nella pianta fresca ma solo dopo l’essiccamento; amaroidi: lattoni sesquiterpenici, cinaropicrina, cinaratriolo, groseimina ecc.; flavonoidi della luteolina: scolimoside, cinaroside, cinarotrioside; carboidrati: mucillagini, pectine, inulina; enzimi: inulasi, ossidasi, perossidasi, cinarasi, ascorbinasi; acidi organici alifatici: acido malico, acido succinico; steroli: sitosterolo e stigmasterolo; tannini; provitamina A; vitamina C - B1 - A - B5 - B2; sali minerali: potassio, magnesio, calcio, ferro, sodio, manganese, zinco; sapogenine steroidiche (cinarogenina); alcoli triterpenici (taraxasterolo); olio essenziale in tracce.
INDICAZIONI:
(estratte da note bibliografiche): coleretiche, colagoghe, depurative, epatoprotettrici, digestive, stimolanti, ipocolesterolemizzanti, diuretiche, lassative, ipolipidemizzanti, ipoglicemizzanti, antiuriche, antielmintiche. Utile nei problemi di gotta, arteriosclerosi, reumatismi, (tendenza alle emorragie). Largamente utilizzata in liquoreria per il suo potere amaricante.
PREPARAZIONE:
Infuso: 3%, bere due tazzine al giorno. Decotto: 3-4%, due - tre volte al dì prima dei pasti. Tintura a 65° al 20% un cucchiaino due-tre volte al dì. Estratto fluido: 50 gocce due-tre volte al dì. Tintura vinosa 4%. Sciroppo 10%
CONTROINDICAZIONI : allergia alle composite. Occlusioni delle vie biliari. In caso di colelitiasi consultare il medico.
EFFETTI COLLATERALI: I preparati a base di carciofi possono determinare una riduzione della secrezione lattea.
Il decotto ha un sapore amaro e sgradevole che ne limita l’utilizzo.
BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE:
IL CARCIOFO - Monografia di Marzio Pedretti. Erboristeria Domani. Dicembre 1986
Da consumarsi preferibilmente entro: 09/27
€ 4,50/100 gr.
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